LOCKDOWN CONSEQUENCES – Urban Art Convention

Il primo intervento del 2020 che abbiamo potuto organizzare non poteva esimersi dall’affrontare alcuni dei molteplici temi legati al periodo che abbiamo vissuto a causa delle conseguenze della diffusione del virus Sars-CoV2. Invece che celebrare o criticare le scelte e i comportamenti tenutisi (compito che lasceremo ai posteri), abbiamo preferito guardare al futuro e alle conseguenze che ci aspettano.

Fatta questa premessa, appena ci è stata notificata la possibilità di riprendere le attività, abbiamo riunito alcuni artisti del circuito di MurArte Torino e con loro ci siamo confrontati per 2 settimane sul tema delle conseguenze del Lockdown, in modo speciale su chi maggiormente ha subito, o subirà, dei duri contraccolpi da questa crisi che, da sanitaria, rischia di mutare in economica.


Le opere prodotte dagli artisti sono inquadrate in 3 rappresentazioni di elementi architettonici, realizzati da Abel Bael, posti a inizio, a metà e a fine della parete. Questi sono le chiavi di volta per poter uniformemente interpretare lo svolgimento dell’intero intervento.

Ad aprire, a sinistra su C.so Ferrucci, il portale dedicato alla Salute, aspetto che, se avulso da altri veniali elementi, ci accomuna tutti ed è rappresentativo dell’emergenza passata. Da questo emergono i simboli di vita e di morte, come il teschio inclinato per l’estremo saluto verso i cari che abbiamo perso. L’occhio, rivolto alla memoria, insieme alla Chiave e alla Serratura, ci spronano a cercare soluzioni e a non lasciarsi andare.

In centro alla parte i due portali dedicati alla casa, l’unico luogo fisico dove per molti, ma non per tutti, si è svolta la vita quotidiana. Sul lato di C.so Ferrucci la casa è rovesciata, stravolta e mutata rispetto alla consueta condizione di utilizzo. Su V. Bixio, girato l’angolo, la casa cambia nuovamente direzione tornando alla rappresentazione consueta, ma, il Fulmine presente nel cielo, ci ricorda che l’emergenza non è finita.

A destra, a chiudere su V. Bixio, il portale dedicato al lavoro, diritto che sta subendo profonde modifiche spesso a scapito dei più deboli. In un contesto dove si cerca di riconvertire la produzione verso una maggiore attenzione all’ambiente, la salute però rimane spesso a rischio e i lavoratori sono indistinti in un panorama scarno.
Ma la speranza per una rinascita non deve venire meno, come ci ricorda il fiore che cresce dal teschio.


Tra i portali si inseriscono gli interventi degli altri artisti.

Sulla parete di C.so Ferrucci Mr. Fijodor, Nice and the Fox, Droufla e i Wasp, tra i portali della Salute e della Casa. hanno rappresentato le conseguenze del Lockdown legate agli aspetti sanitari e psicologici.

Mr. Fijodor raccoglie nell'”Ambulansia” le paure e ai traumi più profondi e affronta gli aspetti più critici della passata emergenza.

Per Nice and the Fox le paure, che ci fanno mancare il respiro, vanno affrontate con resistenza e resilienza simbolicamente rappresentate dalle incredibili proprietà del Ginkgo.

Nell’opera di Droufla le persone, contrite e chiuse in se stesse dalle conseguenze della privazione del contatto umano, perdono la propria identità e personalità, come ci suggerisce l’assenza di visi e mani nella rappresentazione. La volontà di uscire dall’isolamento si esprime con una proiezione evanescente di due figure che, sullo sfondo, provano ad avvicinarsi, ma senza toccarsi.

Per il duo WASP il passare del tempo ci ricorda che, per garantire un futuro a tutti, è necessario organizzarsi onde evitare di dover scegliere chi può vivere.

Sulla parete di V. Bixio riprendono le opere il duo WASP, seguiti da ShekoOne, Supe e SprayVenom, dove  affrontano gli aspetti più materiali delle conseguenze del LockDown.

A seguire dal portale della Casa, di Abel, si sviluppa la seconda opera dei WASP in cui nella rappresentazione di una stanza dove il tempo scorre incessantemente, si concentrano tutte le attività che precedentemente si svolgevano in altri luoghi. Tra le nuove attività che si svolgono in casa, per ShekoOne, vi è anche il lavoro ma soprattutto lo studio che, senza gli adeguati supporti informatici non può essere portato avanti. Ma, al contempo, l’uso intensivo della tecnologia per ogni aspetto della nostra vita rischia di assorbire ed isolare.

Nell’opera di Supe viene rappresentato chi invece una casa non ce l’ha: un senzatetto che dorme in una tenda di fortuna e immagina di guardare la Tv, quella normalità casalinga a lui negata che cerca di ricostruire con la fantasia. La sua risata è amara, soprattutto per chi non poteva rispondere allo slogan #staiacasa trasmesso senza sosta dai media.

Preannunciando il tema affrontato dal portale finale l’opera di Sprayvenom che mostra il titanico sforzo dei lavoratori nel sostenere da soli il peso portante della cultura, la cui stabilità ed integrità viene compromessa dall’impatto della crisi economica conficcatasi a forza nel duro marmo.


E’ difficile riunire artisti con stili, età e percorsi differenti: forse in altri momenti non sarebbe successo ma proprio l’unicità della contingenza lo ha reso possibile. Abbiamo pensato di dare il nostro contributo come artisti e lavoratori in difficoltà, come molti altri, affrontando in maniera critica tematiche importanti, realizzando un’opera partecipata e condivisa.

Grazie a chi ci ha supportato lavorando dietro le quinte, come lo staff di TorinoCrativa, il Cerchio e le Gocce, e l’assessorato alle Politiche Giovanili di MarcoGiusta, agli amici che ci han dato forza, ai passanti che ci hanno ringraziato e agli stessi artisti che ci hanno aiutato a realizzare questa opera per noi molto importante.